recensione di Mattia
Sangiuliano
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Copertina di Fabrizio de Tommaso |
“I conigli rosa
uccidono”. Vi ricorda niente questo titolo? No?! È il titolo di
una tra le più truculente, e felicemente splatter, delle storie di
Dylan Dog. Qualcosa sembra riportare in vita quello stesso universo,
non mi riferisco solo ai coniugi assassini che ricordano i simpatici,
violenti, sadici e fantasiosi killer dalle grandi orecchie di
dylaniata memoria: l'accento cade sulla loro appartenenza al mondo
dei cartoon, dei comics per la precisione; l'universo fumettistico da
cui provengono, portando con sé l'aria che si percepisce poi in
tutta la vicenda, veicola l'ambientazione della trama di questo mese,
in cui Lost si trova invischiato – come al solito, giustamente (nda).
Uno squarcio nella quarta
parete? O più semplicemente una cornice – carica di motivi ironici
– che Claudio Chiaverotti, ideatore del soggetto e
storyteller a oltranza, ha voluto inserire; una parentesi volta a
omaggiare il mondo del fumetto e i meccanismi ideativi che sottendono
l'arte del tessere storie e creare personaggi. Fumetto nel fumetto e,
ancora, fumetto che esce dal fumetto. L'autore faber a colpi
di maglio plasma le sue creature che, come nel golem della tradizione
ebraica prendono vita. E in questo caso reclamano vendetta. E sangue.
E il sangue non manca tra
le pagine di questa storia seguendo la scia di morte che lasciano
alle loro spalle questi due bianconigli: coppia di coniugi che semina
distruzione, offerta votiva al mondo dei comics; abbandonandosi alla
distruzione purificatrice che possa espiare il loro passato o
riempire un vuoto del loro presente; Chiaverotti mette in mostra
strutture più complesse di quelle che ci eravamo immaginati
all'inizio di questa storia. Una storia che non raggiunge le vette del mese scorso ma riesce comunque a intrattenere piacevolmente per
la buona trama che accompagna l'indagine del nostro cacciatore.
E Morgan Lost è il
cacciatore di taglie che si erge dalle tenebre di New Heliopolis per
catturare questi due nuovi criminali, raccogliendone la sfida nel
tentativo di fermare l'orgia di sangue che viene seminata nottetempo
da queste creature che hanno preso vita dalle pagine di un'opera di
fantasia; i disegni di Cristiano Spadavecchia riescono
così a rendere l'idea del fumetto nel fumetto, caratterizzando
l'incontro-scontro di due universi, nella digressione di una caccia
condotta, anche questo mese, contro l'inesorabilità del tempo.
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