Recensione di Mattia Sangiuliano
Nelle
sale italiane è arrivato “Glass” il tanto atteso – e non solo per i fan –
sequel di “Split” (2016), terzo e ultimo capitolo che chiude la trilogia Eastrail
177 cominciata con “Unbreakable – Il predestinato” (2000); tutti e tre i
capitoli sono diretti dall’eclettico M. Night Shyamalan.
A 19 anni dai fatti narrati in
Unbreakable – che coincidono con i 19 anni trascorsi nella fiction che lega il
primo e l’ultimo capitolo, e a solo poche settimane di distanza dalle vicende
raccontate in Split – in questa nuova pellicola diretta da Shyamalan torna il
tanto atteso John Dunn alias Bruce Willis, che in Split avevamo scorto dopo i
titoli di coda. Grande ritorno anche per quanto concerne il reparto dei “cattivi”,
con un Samuel L. Jackson alias Elijah Price pronto a rivestire gli sgargianti
panni della nemesi di Dunn: Mr Glass. Per non parlare de La Bestia, con tutte
le sue personalità anche questa volta egregiamente interpretate da James
McAvoy.
Tema cardine di questo film, in
linea di continuità con le altre due pellicole che lo hanno preceduto, è quello
del superuomo, declinato in tutte le varianti e sfumature che gli fa assumere
la sua irruzione nel mondo “reale”. Questa tematica viene incarnata dai due
campioni, solo apparentemente antitetici, quali Dunn e La Bestia; il topos del
cosiddetto “uomo d’acciaio” viene affrontato dai personaggi del film attingendo
a piene mani dalla narrativa fumettistica. Senza scomodare nessun personaggio
fumettistico in particolare Shyamalan, parlando genericamente di fumetti, evitando
ogni sorta di appiattimento, fa confluire i tratti fondamentali di questo
genere narrativo nel suo girato.
Emerge una sorta di diario di
bordo che, non volendo esaurire tutte le possibili sfaccettature sul tema,
contribuisce ad introdurre la visione di un mondo a noi troppo stretto, troppo
piccolo, di cui non possiamo riuscire a comprendere la totalità e di cui,
infine, non riusciamo a cogliere l’alterità. Il superuomo è in questo senso lo
scarto in avanti, non solo in termini evolutivi, ma in termini sociali: la via
di fuga da una società che ci vuole incasellati in abiti predeterminati, in cui
la “devianza” (o diversità) è una malattia da curare.
La distinzione tra buoni e cattivi, normali e anormali, va in crisi
di fronte a personaggi estremamente complessi quali La Bestia, superuomo evocato
da L’Orda, una radicale fazione di quelle personalità che abitano il corpo di
Kevin Crumb e che si sono unite per rendere possibile l’avvento dell’homo
superior; è la personalità ultima nata come meccanismo di difesa supremo per
proteggere lo stesso Kevin.
La mente è la porta attraverso la
quale la sovra-umanità irrompe nel mondo reale. L’immaginario fumettistico è un
pretesto – popolare ed efficace – in grado di spiegare questa nuova umanità le
cui potenzialità sono dispiegate attraverso e oltre l’umano, verso la massima espressione
della volontò di potenza. La mente è però anche l’arma in grado di sconfiggere o imbrigliare il
superuomo: la dottoressa Staple, specializzata in persone che credono di essere
supereroi, tenterà di curare Dunn e L’Orda, sostenendo come questi siano
solamente convinti di aver acquisito dei poteri. Proprio in questo momento la
fede dei nostri superuomini viene anestetizzata: Dunn dovrà interrogarsi sulla
propria forza, così come l’Orda che vedrà vacillare la propria fede nella
Bestia redentrice.
Aspetti di Unbreakable e di Split
confluiscono quali affluenti principali nella trama di Glass, senza forzature.
Il grande ritorno di Mr Glass mette in scena un personaggio solo apparentemente
dipinto come il classico villain fumettistico di turno, il cui chiaro obiettivo
è quello di far rivelare il superuomo al mondo intero allo scopo di svegliare
le coscienze. Quale esperto di fumetti fornirà più volte spiegazioni e chiavi
di lettura per interpretare la pellicola in un’ottica fumettistica, tutt'altro
che parodistica, sfruttando i cliché e i colpi di scena tipici delle “nuvole”.
Altri tre personaggi quali
Joseph Dunn, Casey (Anya Taylor Joy) e la madre di Elijah, variamente legati ai tre protagonisti, attingeranno
anche loro a piene mani al mondo fumettistico per cercare di sventare il piano
di Mr Glass, finendo però per comprendere che l’umanità si trova di fronte ad
un più profondo cambio di paradigma in cui, alla fine dei conti, dopo lo scontro finale tra superuomini, i veri cattivi vanno
cercati altrove.
![]() |
Kevin Crumb (James McAvoy) e Casey (Anya Taylor Joy) |
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